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La gravidanza

Quando inizia una gravidanza desiderata è un momento magico.
Le proiezioni e desideri che nascevano dopo la sospensione del contraccettivo danno ai rapporti sessuali un senso di vertigine, superata dall'emozione di un test di gravidanza positivo.

Prima della gravidanza

Le indagini prescrivibili

La prima visita ostetrica

L'acido folico prima della
gravidanza previene le
malformazioni.

Acido folico
Il termine "periodo preconcezionale" corrisponde al tempo che passa dai primi rapporti possibilmente fecondanti all'inizio della gravidanza. Poco prima conviene andare alla visita ginecologica preconcezionale, con:
1. valutazione della storia sanitaria familiare e personale
2.  la prescrizione degli esami gratuiti, iniziare l'assunzione di acido folico in dose di 400-800 mcg, prima di iniziare a cercare la gravidanza.

E' il momento in cui individuare la necessità di una valutazione dal genetista e conoscere i problemi connessi alle scelte della diagnosi prenatale da scegliere già prima della fine del primo trimestre di gravidanza. L'alcool passa completamente al prodotto del concepimento ed ha effetto malformativo importante, da evitare totalmente nei primi mesi ed estrema moderazione in gravidanza
Le donne recettive alla toxoplasmosi non devono avere comportamenti a rischio in tutto il periodo preconcezionale.​

Le indagini gratuite per la
gravidanza e il periodo
​ preconcezionale D.M. 1998.​

Indagini gratuite
Un test di gravidanza urinario, positivo dopo 7 giorni di ritardo mestruale, vi indirizzerà dal medico di famiglia per richiedere le ricette necessarie per la visita ostetrica, gli esami del primo trimestre di gravidanza e la prima ecografia ostetrica.
​Cliccando l'immagine del medico prescrittore, avrete a disposizione un documento in pdf di una pagina con tutte le indagini gratuite fornite dal SSN, divise per epoca di gravidanza.
In questo modo avrete la possibilità di eseguire immediatamente gli esami, prenotare la "prima visita ostetrica" (al più presto) e la ecografia ostetrica, per la 9-10 settimana.
Sono descritte anche le indagini gratuite per la donna e il partner che stanno programmando una gravidanza, compresa la visita preconcezionale, con codice di esenzione M00, come da decreto ministeriale del 1998.​

​Inizia il volo con le 30
domande e 5 consigli per la
​ prima visita in gravidanza

Prima visita in gravidanza
Fa una certa impressione, in corso della prima visita ostetrica, constatare l'assenza di domande, come se non ci fossero state riflessioni precedenti o differenze di opinioni nella coppia; per alcuni versi è quasi normale, visto che molte pazienti si sono ormai adattate alla mancanza di colloquio tra medico e paziente! Beh, una ispezione manuale dell'utero è ben poca cosa, in assenza di un adeguato couselling alla prima visita ostetrica.
Confrontatevi con nomme, mamme e amiche; la gravidanza è la vostra, ma la visita ostetrica è il momento di individuare il percorso dei controlli in gravidanza, quali sono le prevenzioni efficaci e richieste, i vostri diritti in campo di maternità e lavoro ecc.
Cliccando sul gabbiano in volo, iniziate il percorso gravidanza confrontandovi con le 30 domande.​
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Diventare genitori già nel periodo preconcezionale

E' indispensabile assumere acido folico prima di iniziare una gravidanza perché solo così che si può intervenire per ridurre alcune malformazioni, dalla spina bifida, a malformazioni cardiache, dell'apparato digerente, ecc.
Conoscere il proprio stato immunitario su rosolia, toxoplasmosi, varicella, favorisce le vaccinazioni possibili e comportamenti igienici e alimentari adeguati.
Scegliere quando avere un figlio è il primo atto di responsabilità e fare una visita preconcezionale deve poter fare chiarezza su numerosi aspetti preventivi o organizzativi.
“Diventare genitori”, aver cura dei propri figli, inizia già dal periodo preconcezionale. Si può fare di più, prima.

Fare il test di gravidanza urinario ​

I test di gravidanza urinari attuali sono molto sensibili. Sebbene siano in grado di individuare la gravidanza con un solo giorno di ritardo è più adeguato fare un test dopo una settimana di ritardo oppure a 3 settimane da un rapporto fecondante.
​Non è necessario il test eseguito su prelievo di sangue, utile invece ad individuare precocemente aborti spontanei e gravidanze extra.

Beta HCG plasmatiche

Le beta HCG plasmatiche richiedono un prelievo di sangue per ottenere un numero molto variabile e che individua il momento della fecondazione in modo assolutamente impreciso e grossolano.
​Indagine molto utile con 2 prelievi a distanza di 48 per valutare l'evoluzione della gravidanza in caso di dubbio

Datazione ecografica della gravidanza

La datazione della gravidanza è molto utile all'individuazione della data presunta del parto e per le varie certificazioni necessarie.
Meglio programmare l'ecografia del primo trimestre intorno alla 8a-11a settimana. Fino alla 13a settimana, individua il giorno della fecondazione con un errore di circa 3 giorni in più o in meno, da cui la data presunta del parto.
​Nel primo trimestre non vi sono differenze di sviluppo su base costituzionale, per questo la datazione ecografica del primo trimestre è sovrapponibile anche con genitori entrambi giganti o di bassa statura.
​Una corretta datazione ecografica è fondamentale per individuare quando stimolare il parto prima della 42a settimana, che comporterebbe un aumento della mortalità perinatale.

La diagnosi prenatale
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Plica Nucale
Amniocentesi
Villi coriali

La diagnosi prenatale ha l'obiettivo di individuare malformazioni o alterazioni genetiche del feto. In prospettiva la diagnosi prenatale potrà avere un importante ruolo curativo, ma attualmente non si può correggere il patrimonio genetico e la chirurgia è di norma successiva alla nascita per malformazioni diagnosticabili anche nel terzo trimestre o alla nascita. 

A tutte le donne il sistema sanitario offre il test combinato (ecografia ostetrica + prelievo del sangue materno). Nel caso di test combinato dubbio o positivo è necessaria l’esecuzione di test invasivi con un rischio piccolo, ma esistente, di aborto anche di un feto sano. Le procedure non sono totalmente innocue e quindi non sono indicate per le donne che continuerebbero comunque la gravidanza.

Alle donne oltre i 35 anni oltre al test combinato, il test predittivo attualmente utilizzato, possono effettuare gratuitamente l’amniocentesi o il prelievo dei villi coriali. Tali procedure danno un risultato sostanzialmente certo ma comportano un piccolo rischio di aborto. Le donne che non abortirebbero con qualsiasi risultato vanno informate che la diagnosi genetica conclusiva è comunque invasiva, con il rischio di aborto anche di un bimbo sano. Una diagnosi di problema genetico conduce la donna quasi sempre verso la scelta di un aborto volontario.

La legge 194, sull'aborto volontari permette alla madre di scegliere di abortire non oltre la 23a settimana di gravidanza.

La presenza in anamnesi familiare di difetti congeniti o problemi cromosomici va segnalata al ginecologo che valuterà l'invio a una consulenza genetica, meglio se in epoca pre-concezionale.

​Le future mamme potranno ridurre attivamente un buon numero di malformazioni con l’assunzione di una piccola dose di acido folico prima della gravidanza e l'accertamento dell'immunità per rosolia e toxoplasmosi.

Di più sulla diagnosi prenatale

Le vaccinazioni

Per quanto sia stata aspra la discussione sulle vaccinazioni, non c'è dubbio che la strategia vaccinale sia necessaria per ridurre il rischio di gravi malformazioni, aborti spontanei, morti fetali e post-natali.
Il pulsante in basso aprirà la pagina sulle malattie infettive, i danni che procurano, se effettuare le vaccinazioni:
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prima della gravidanza con la vaccinazione MPR (anti morbillo, parotite, rosolia), con l'eventuale aggiunta della varicella (sono tutti virus vivi anche se attenuati),

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durante la gravidanza con la vaccinazione contro difterite, tetano, pertosse (dTpa) e contro l'influenza,

- 
dopo la gravidanza per MPR, varicella, dTpa se la donna non siete state vaccinate e se sospettate di non aver contratto anche solo una delle malattie elencate .

Clicca il pulsante in basso per accedere alla pagina
Le vaccinazioni prima, durante, dopo la gravidanza
Vaccinazioni anti COVID in gravidanza e allattamento

No al tampone vaginale di routine nelle donne gravide
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Vaginosi batterica, da Uspstf aggiornamenti sullo screening. Le novità

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In un nuovo Statement, la Preventive Services Task Force statunitense (USPSTF) sconsiglia lo screening per la vaginosi batterica nelle donne incinte che non sono a rischio di parto pretermine. Allo stesso tempo afferma che nelle donne a rischio è aumentato, l'equilibrio rischi-benefici dello screening non può essere determinato.

La vaginosi batterica, la cui prevalenza nelle donne incinte va da 5,8% al 19,3% negli Stati Uniti, è causata da una distruzione dell'ambiente microbiologico del tratto genitale inferiore ed è stata associata a diversi esiti avversi come parto pretermine, endometriosi post-partum o basso peso alla nascita.

Dall'analisi di 44 studi, i ricercatori, guidati da Leila Kahwati della University of North Carolina di Chapel Hill negli Stati Uniti, hanno trovato che nessuno di questi ha valutato direttamente i benefici e i rischi dello screening, i cui test sono eseguiti su secrezioni vaginali ottenute durante un esame pelvico.

Quando sono stati considerati 13 studi randomizzati sulle terapie per la vaginosi batterica asintomatica nella popolazione generale (metronidazolo orale o clindamicina orale rispetto a un placebo o a nessuno), non è stata trovata differenza nell'incidenza di parto pretermine o di altri esiti correlati tra il trattamento attivo e il controllo. I risultati in donne con precedente parto pretermine invece sono stati giudicati inconcludenti. Di conseguenza, sulla base di questi risultati, per la USPSTF, non essendoci alcun vantaggio netto per la prevenzione del rischio di parto pretermine, lo screening per la vaginosi batterica non è raccomandato nelle donne senza un alto rischio (raccomandazione D), mentre l'equilibrio tra benefici e rischi non può essere determinato nelle donne con rischio aumentato dato che le prove disponibili sono insufficienti.
Inutilità del tampone vaginale di screening per la vaginosi batterica nelle donne gravide

Lo studio riportato a fianco chiarisce la non utilità del tampone vaginali routine in pazienti gravide che non abbiano avuto aborti spontanei e parti pre-termine precedenti.

Sulle pazienti a rischio lo screening con tampone vaginale  gli studi non sono conclusivi

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