Tante informazioni, tutte di derivazione scientifica, da mettere insieme al proprio curante, per poter fare una scelta informata. Spesso il dolore mestruale viene preso in scarsa considerazione, viene sottovalutato e spesso non curato.
Mettere insieme le informazioni permette di comprendere che è possibile evitare alcune complicazioni
La gestione del dolore mestruale prescinde dall'avere o meno l'endometriosi, l'infiammazione ripetuta nel tempo è dannosa.
- L’endometriosi può essere asintomatica, ma il sintomo principale è il dolore mestruale che può manifestarsi anche prima dell’insorgenza delle mestruazioni.
- Nelle nuove linee guida non è più raccomandata la laparoscopia se il trattamento medico è efficace.
- L’endometriosi ovarica può essere sospettata con una ecografia e confermata, se necessario, tramite una risonanza magnetica.
- L’endometriosi peritoneale, la più diffusa, non si vede in ecografia o con la risonanza magnetica, la conferma può essere fatta solo con una pelviscopia (laparoscopia)
- L’endometriosi del setto retto-vaginale è percepibile nel fornice posteriore spesso a buona distanza dall’introito vaginale, facilmente diagnosticabile se alla palpazione di noduli si associa dolore durante la defecazione durante le mestruazioni
- L’assenza del dolore mestruale non esclude la presenza di endometriosi, ma al momento niente di specifico è richiesto dal punto di vista diagnostico o terapeutico
- Il dolore è un sintomo ma anche un indice di infiammazione
- Un’infiammazione ripetuta, cronica, a livello addomino-pelvico, può condurre al dolore pelvico cronico
- Un dolore mestruale può essere di scarsa rilevanza o poco considerato ma può dare segnali rilevabili a livello vaginale se l’ispezione pelvica, superando la consuetudine tradizionale, mira alla valutazione dei muscoli pelvici
- Un ipertono dei muscoli bulbocavernoso, ischiocavernoso, trasverso superficiale del perineo, otturatorio, indicano con chiarezza che si sta manifestando una risposta infiammatoria che può cronicizzarsi e affliggere la donna, negli anni a seguire, con manifestazioni cliniche recidivanti
- Avere una singola cistite non deve allarmare, ma la ripetizione di infezioni vescicali, vulvo-vaginali, dolore alla penetrazione, durante o dopo i rapporti sessuali, insorgenza di urgenza minzionale in età giovanile, fastidio all’introduzione del tampone vaginale possono tutti essere segno di ipertono pelvico
- L’ipertono pelvico oltre le precedenti condizioni cliniche può condurre alla a vari quadri clinici
- Tra l'insorgenza dei sintomi e il tempo per una diagnosi affidabile di endometriosi c'è un grande vuoto diagnostico, in media tra 8 e 12 anni
- Individuare un ipertono pelvico può indirizzare a una riconsiderazione del dolore mestruale, precedentemente sottovalutato e anticipare la diagnosi
- più che una diagnosi di certezza dell’endometriosi, che richiederebbe una pelviscopia, è necessaria la cura del dolore mestruale con progestinici o con la contraccezione estro-progestinica
- La causa patogenetica più probabile dell’endometriosi è l’impianto della mucosa uterina reflua verso l’addome durante le mestruazioni tramite le tube, fino alla cavità addominale
- L’impianto peritoneale che procura dolore è spesso molto sottile, impalpabile, riconoscibile solo con visione diretta per un’isola di colore scuro (ematico) sul peritoneo
- Le lesioni endometriosiche possono formare noduli palpabili per esempio nel setto che separa il retto con la vagina, più raramente nella plica vescicale
- Le lesioni endometriosiche mestruano anche loro e a livello peritoneale; la conseguenza frequente è la formazione di aderenze con ulteriore causa di dolore
- La terapia del dolore mestruale è ormonale o solo progestinica (orale, iniezione, impianto, ma soprattutto intrauterina) o estro-progestinica (pillola, anello vaginale, cerotto transdermico)
- Il rischio di cancro ovarico per le cisti ovariche endometriosiche (endometriomi) non operate si riduce del 50%, con un’assunzione di almeno di 10 anni di contraccezione ormonale, rispetto alle donne che non hanno mai assunti contraccettivi orali
Conclusioni 1
- Il dolore mestruale può dipendere dall’endometriosi, la presenza di endometriosi può non dare dolore mestruale
- Il dolore mestruale è l’unico indicatore preventivo di massa dell’endometriosi e va valutato con un’anamnesi approfondita ed esperta visto che la sintomatologia può essere sfumata e le manifestazioni cliniche sono multiformi
- Approfondire l’anamnesi mestruale deve condurre a una valutazione perineale, di cui spesso non vi è esperienza nei professionisti, né come vissuto raccontato delle pazienti. L'evocazione del dolore alla palpazione di certi muscoli configura la presenza di ipertono pelvico
Conclusioni 2
- Il dolore mestruale da solo, senza endometriosi, può comunque indurre lo sviluppo di infezioni recidivanti, urgenza minzionale, dolore ai rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, come conseguenza dell’ipertono
- Il dolore mestruale associato all’endometriosi ovarica o peritoneale oltre all’ipertono e alle sue conseguenze, sviluppa aderenze peritoneali, tubariche, ovariche, sterilità
- Sia il dolore mestruale che l’endometriosi hanno come terapia a lungo termine di prima scelta progestinici o estro-progestinici
- La spirale progestinica è una terapia poco conosciuta sia per il dolore mestruale, endometriosi, adenomiosi, che come contraccettivo (il doppio più efficace della sterilizzazione tubarica)