Sintomi |
Associazioni |
Arrossamento |
In assenza di prurito o bruciore è un sintomo iniziale. Spesso conseguenza del bagnato da perdite vaginali, in altri casi dalle perdite urinarie o sudorazione |
Prurito e/o bruciore |
Generalmente associati all’uso di pannolini esterni per le mestruazioni o ai salvaslip per le piccole perdite vaginali o ai pannoloni per l’incontinenza urinaria. La vulva a contatto con il bagnato si irrita in particolar modo nelle donne con fototipo 1, donne con pelle molto chiara, lentiggini, capelli rossi. La causa di questi sintomi può essere associata a funghi (candida, epidermophitum, ecc.). Tutte le vaginiti possono procurare prurito o bruciore interno o esterno per fuoriuscita delle perdite vaginali, che bagnano e irritano |
Escrescenze |
Possono essere vulvari, vaginali, cervicali. Possono essere semplice patologia dermatologica benigna o specifica ginecologica come polipi, condilomi (da HPV), lesioni pretumorali o tumori. A livello vulvare e gluteo si possono sviluppare cisti sebacee e foruncoli. In caso di nuova formazione è sempre necessaria la visita |
Bollicine |
Attenzione all'herpes genitale e orale. Dopo la prima manifestazione, con diagnosi tempestiva e cura è indispensabile essere informati in modo approfondito su come comportarsi successivamente. Altissima infettività, infezione subdola che si trasmette già prima delle bollicine. E' la porta d'accesso facilitata per il virus dell'AIDS |
Ulcere |
A parte le lesioni da depilazione, e l'evoluzione dell'herpes dolo le bollicine, la causa principale è la sifilide, ulcera unica, a livello vulvare, vaginale, cervicale |
Perdite vaginali |
Leucorrea è il termine per le perdite bianche, xantorrea per le perdite gialle. Sono un primo elemento per la diagnosi, ma porta il ginecologo ad un errore diagnostico fino al 30% dei casi. Vi possono essere perdite abbondanti senza che vi sia una vaginite. Le perdite della candida albicans formano dei grumi come il caglio. Ma altre forme di candida hanno già perdite diverse. Se associate a prurito e bruciore richiederebbero una diagnosi urgente a seconda della gravità dei sintomi o se successiva a un rapporto con nuovo partner. Delle malattie a trasmissione sessuale la chlamydia può essere asintomatica, la gonorea produce perdite vaginali gialle in abbondanza. |
Cattivo odore vaginale |
Il cattivo odore vaginale è frequentemente una vaginosi batterica, ma può essere anche un trichomonas vaginalis. La prima non si trasmette, la seconda si (anche se non si propaga negli organi interni) e sarebbe necessaria una diagnostica con analisi di laboratorio |
Bruciore urinario |
Può dipendere da una uretrite o da una cistite o da una infezione genitale come la chlamydia che non si evidenzierà con una normale urinocoltura (richiede un PCR con prelievo cervicale) |
Dolore addomino-pelvico |
Per quanto la maggior parte dei disturbi addominopelvici siano a partenza alimentare, vi è anche la possibilità di infezioni gravi genitali interne all'utero (endometriti), alle tube e alle ovaie (annessiti) e con coinvolgimento peritoneale, le PID (pelvic inflammatory disease) |
Dispareunia |
Dolore ai rapporti sessuali. Si può facilmente distingue la causa, se a partenza da un'infezione o da un ipertono pelvico, la cui maggiore espressione è il vaginismo |
Sintomatologia genito-urinaria
- Nella vita di una donna è molto probabile che almeno una volta abbia avuto esperienza di arrossamenti, pruriti e/o bruciori a livello vulvare e vaginale, perdite vaginali, bruciore urinario, ecc.
- I disturbi più frequenti sono lievi arrossamenti vulvari con prurito, più raramente bruciore
- La maggior parte dei disturbi vulvari, generalmente sono associati all’uso di pannolini esterni per le mestruazioni o ai salvaslip per le piccole perdite vaginali o ai pannoloni per l’incontinenza urinaria
- La vulva a contatto con il bagnato si irrita in particolar modo nelle donne con fototipo 1, donne con pelle molto chiara, lentiggini, capelli rossi
- Un bagnato vulvare fisiologico deriva dalle perdite vaginali fluide e trasparenti che aumentano gradualmente dopo le mestruazioni per avere un picco nel periodo peri-ovulatorio, quindi nelle donne che non utilizzano la contraccezione ormonale
- Vi sono perdite vaginali fisiologiche, ma più dense, nel periodo che precede le mestruazioni
- Il sintomo bruciore urinario può essere collegato nella donna a quadri infettivi vescicali (cistiti) o irritazioni al meato uretrale per uso “accanito” di carta igienica o l’eccesso di bidet con relativa asciugatura strisciando
- l'uso di salviette igieniche di lino ha un effetto maggiormente abrasivo sulla vulva, d'uso ancora frequente nelle donne ultra-settantenni
- Nel maschio Il bruciore urinario può essere vescicale ma anche solo uretrale per infezioni a trasmissione sessuale
- Nella donna l'uretrite è associata quasi sempre a una cistite (infezione delle basse vie urinarie). Il bruciore urinario femminile può essere successivo ad un rapporto sessuale che può risultare traumatico soprattutto in caso di ipertono pelvico o in caso di secchezza vaginale
- In altri casi il disturbo urinario può essere causato da malattie a trasmissione sessuale
- Le donne hanno più facilmente le cistiti
- Andrebbero trattate tutte dopo urinocoltura e terapia antibiotica mirata
- L'evento clinico di maggiore importanza è la cistite emorragica o l'infezione ascendente al rene con possibile danno d'organo (insufficienza renale)