Sex May Be Less Satisfying With Age, Too Few Women Seek Help
Marcia Frellick pubblica il 12 luglio 2019 su Medscape online il resoconto di un articolo pubblicato su Menopause, una delle riviste leader per pubblicazioni scientifiche sulla menopausa, che tratta di mancanza di comunicazione tra donna e medico sui problemi sessuali che l’invecchiamento e la carenza ormonale in menopausa possono determinare.
24.305 donne hanno completato il questionario sull'attività sessuale di Fallowfield; 4418 donne (il 19%) hanno fornito commenti a testo libero sull'attività sessuale, che sono stati alla base di questa analisi.
Dopo aver letto questa pagina, per approfondire l'argomento leggi l'intervento della Frellik in inglese con traduzione a fianco, clicca.
Quali sono i punti essenziali di questo articolo?
Commento
Questo articolo riprende un argomento molto diffuso in ambito scientifico in questo periodo: laddove sia difficile alla donna, per motivi culturali o difficoltà a comunicare spontaneamente i problemi intimi correlati a relazioni e sessualità è compito del medico sollevare il problema.
Se solo il 6% delle donne di età media 64 anni chiede al medico come affrontare la diminuzione della soddisfazione sessuale è probabile che vi sia un consolidato ostacolo alla comunicazione medico-paziente su tali temi. Se il ginecologo non dimostra disponibilità di tempo per l’indagine in campo sessuale, attenzione e disponibilità all’ascolto su un argomento che ha un forte riflesso sulla qualità complessiva della relazione e della vita è probabile che l’argomento rimanga disatteso.
In altri studi sull’argomento solo il 10% dei ginecologi ponevano domande sulle tematiche urogenitali della menopausa quando a 65 anni l’85% della donne avverte problemi urogenitali connessi alla carenza estrogenica in menopausa.
Un’eventuale non disponibilità della donna a non discutere su tali argomenti va rispettata, ma questo articolo può ben spiegare alle donne quanto in campo professionale scientifico si ritenga inadeguatezza professionale non affrontare e curare, nell’ambito del possibile, le disfunzioni sessuali collegate all’età.
Conclusioni
La sessualità è una componente umana e parte importante di una relazione a qualsiasi età, laddove salute sostenga.
La soddisfazione sessuale non è collegata solo alla carenza ormonale e le modificazioni del desiderio sono collegate anche alla stato di forma fisica. Per quanto alcune terapie possano essere molto efficaci è lo stato complessivo di benessere e l'approccio complessivo anti-aging, che va proposto come condizione per diminuire stanchezza e patologie connesse a cattiva alimentazione, mancanza di attività fisica e agli episodi sfavorevoli della vita.
Vi sono molti motivi che possono portare a rassegnarsi o compiacersi dell’abbandono dell’attività sessuale, ma compito del ginecologo è sicuramente indagare sulle tematiche urogenitali e sessuali della menopausa. Solo un approccio olistico al problema può prolungare la longevità sessuale.
Il maschio ha problemi maggiori delle donne quando si parla di intimità e non ha l'abitudine a colloqui ripetuti nel tempo con lo specialista come le donne hanno. Il ginecologo, nel contesto di visite di coppia, deve saper proporre lo stesso approccio ai partner maschili laddove vi siano problemi di erezione e proporre le terapie necessarie a ripristinare l'abbandonata attività sessuale. Le utili terapie ormonali locali diventano spesso indispensabili per le donne che in menopausa hanno l'esperienza di un prolungato periodo di astensione dai rapporti.
24.305 donne hanno completato il questionario sull'attività sessuale di Fallowfield; 4418 donne (il 19%) hanno fornito commenti a testo libero sull'attività sessuale, che sono stati alla base di questa analisi.
Dopo aver letto questa pagina, per approfondire l'argomento leggi l'intervento della Frellik in inglese con traduzione a fianco, clicca.
Quali sono i punti essenziali di questo articolo?
- solo il 6% delle donne anziane ha cercato aiuto medico per la disfunzione sessuale
- nel gruppo di studio con età media di 64 anni, il 65% delle intervistate aveva un partner e il 22,5% era sessualmente attivo.
- It's hard enough to talk about it to our partners, much less in the doctor's office when that door hasn't been opened.” ”È abbastanza difficile parlarne con i nostri partner, tanto meno nell'ufficio del medico quando quell’argomento non è stato aperto.”
E' del ginecologo il compito di aprire i discorsi più difficili, intimi, sulla sessualità perché... - "If We Don't Ask, They Don't Tell” - "Se non chiediamo, non lo dicono”.
La carenza di domande delle donne in post-menopausa sul sesso deve spingere il medico ad affrontare il problema soprattutto perché… - …le donne potrebbero non cercare cure perché non le conoscono o potrebbero avere informazioni non corrette sui potenziali effetti collaterali
- motivi della inattività sessuale
- non avere un partner intimo 44,8%, vedove 28,2% con difficoltà a incontrare altri uomini, perdita di interesse per il sesso dopo la morte del loro partner e di non voler impegnarsi in altre relazioni sessuali”, divorzio o separazione (4,2%), essere nubili, principalmente per motivi religiosi (2,4%)
- non interesse per il sesso (30%)
- il loro partner ha avuto un problema fisico (23%)
- il loro partner non era interessato (21%)
- la stessa intervistata ha avuto un problema fisico (11,2%)
- l'intervistata era troppo stanca (9%)
- il partner era troppo stanco (7,6%)
- altro (26,1%).
Commento
Questo articolo riprende un argomento molto diffuso in ambito scientifico in questo periodo: laddove sia difficile alla donna, per motivi culturali o difficoltà a comunicare spontaneamente i problemi intimi correlati a relazioni e sessualità è compito del medico sollevare il problema.
Se solo il 6% delle donne di età media 64 anni chiede al medico come affrontare la diminuzione della soddisfazione sessuale è probabile che vi sia un consolidato ostacolo alla comunicazione medico-paziente su tali temi. Se il ginecologo non dimostra disponibilità di tempo per l’indagine in campo sessuale, attenzione e disponibilità all’ascolto su un argomento che ha un forte riflesso sulla qualità complessiva della relazione e della vita è probabile che l’argomento rimanga disatteso.
In altri studi sull’argomento solo il 10% dei ginecologi ponevano domande sulle tematiche urogenitali della menopausa quando a 65 anni l’85% della donne avverte problemi urogenitali connessi alla carenza estrogenica in menopausa.
Un’eventuale non disponibilità della donna a non discutere su tali argomenti va rispettata, ma questo articolo può ben spiegare alle donne quanto in campo professionale scientifico si ritenga inadeguatezza professionale non affrontare e curare, nell’ambito del possibile, le disfunzioni sessuali collegate all’età.
Conclusioni
La sessualità è una componente umana e parte importante di una relazione a qualsiasi età, laddove salute sostenga.
La soddisfazione sessuale non è collegata solo alla carenza ormonale e le modificazioni del desiderio sono collegate anche alla stato di forma fisica. Per quanto alcune terapie possano essere molto efficaci è lo stato complessivo di benessere e l'approccio complessivo anti-aging, che va proposto come condizione per diminuire stanchezza e patologie connesse a cattiva alimentazione, mancanza di attività fisica e agli episodi sfavorevoli della vita.
Vi sono molti motivi che possono portare a rassegnarsi o compiacersi dell’abbandono dell’attività sessuale, ma compito del ginecologo è sicuramente indagare sulle tematiche urogenitali e sessuali della menopausa. Solo un approccio olistico al problema può prolungare la longevità sessuale.
Il maschio ha problemi maggiori delle donne quando si parla di intimità e non ha l'abitudine a colloqui ripetuti nel tempo con lo specialista come le donne hanno. Il ginecologo, nel contesto di visite di coppia, deve saper proporre lo stesso approccio ai partner maschili laddove vi siano problemi di erezione e proporre le terapie necessarie a ripristinare l'abbandonata attività sessuale. Le utili terapie ormonali locali diventano spesso indispensabili per le donne che in menopausa hanno l'esperienza di un prolungato periodo di astensione dai rapporti.