WELL WOMAN VISIT
  • Home
  • Mestruazioni
  • Gravidanza
  • Contraccezione
  • Infezioni
  • Incontinenza urinaria
  • Pavimento pelvico
  • Endometriosi
  • Aggiornamento
  • Linee Guida
  • Secchezza vaginale
  • Consultori
  • Preparare un Consenso sui Consultori
  • Attività consultoriali
  • Preparazione Direttivo AGITE
  • My choice My voice
  • Lettera SIGO al Papa

Ipertono pelvico. Approfondimenti

Cause di ipertono pelvico
​
  • ​Tutti i quadri di tensione o dolore possono indurre contrazioni muscolari generalizzate con punte elevate in diversi distretti corporei, come nel caso del torcicollo; per quanto riguarda la pelvi, vi sono eventi che possono indurre una contrazione anomala della muscolatura pelvica, con evidenze diverse da individuo a individuo.
  • L’evento probabilmente più correlato al quadro di ipertono pelvico è il dolore mestruale, soprattutto se intenso e prolungato, anche se il racconto del dolore, per poter essere affidabile, richiede molto di più di una singola domanda, a causa dal diverso vissuto individuale e dell’aumento della soglia del dolore, che ne modifica percezione e racconto. Può essere determinante anche l'aver vissuto da giovane il dolore mestruale
  • Altri eventi collegati all’ipertono pelvico sono una storia di abuso o violenza sessuale; un singolo caso di violenza sessuale può determinare un ipertono pelvico in una donna fino a quel momento normotonica
  • Interventi endoscopici e chirurgici sul tratto urogenitale, anche in assenza di uno stimolo cronico; una dolorabilità diffusa e prolungata a livello addomino-pelvico, come nei numerosi casi di meteorismo elevato che possono essere causa di uno stimolo infiammatorio cronico, algie pelvico-addominali fino al dolore pelvico cronico.​

Una visita complessa
Vi sono numerosi studi che evidenziano come la condizione biochimica e biologica di infiammazione cronica, di ipertono e dolore pelvico siano reversibili con un approccio combinato che non può prescindere da un lavoro di:
  1. empowerment della donna
  2. emersione dei problemi nascosti in quando intimi, non verbalizzati, spesso nascosti​
  3. interpretazione clinica che si approvvigiona dalla storia della donna e dalle sue aspettative, da questioni relazionali e problematiche lavorative e familiari.​

Tutto questo fa già parte del lavoro del ginecologo medico preventivo a cui si deve aggiungere
  1. ​la pratica costante di una semeiotica rivolta ad una ispezione della muscolatura pelvica, alla valutazione di forza, tono, resistenza e l’individuazione dei muscoli implicati nella disfunzione
  2. il raccordo con servizi riabilitativi che contemplino principalmente massoterapia e ginnastica posturale, collegati a centri ultra specialistici per vulvodinia, dolore pelvico cronico, endometriosi, psicologia, sessuologia
  3. le nuove terapie per la regressione del quadro infiammatorio cronico​​
Foto


Individuazione della patogenesi tramite l'emersione dei problemi
L’emersione dei problemi è quindi il vero punto di partenza per considerare la possibilità di intervento curativo altamente efficace. Sono numerosi i casi dove è ben possibile un ritorno alla normalità mettendo in atto la combinazione degli interventi opportuni con un’adeguata tempestività.

La corretta interpretazione dei sintomi richiede in primo luogo l’allarme che evocano:
  1. la cistite semplice
  2. la vulvo-vaginite acuta
  3. l’indagine approfondita sul dolore mestruale dall’inizio del periodo fertile
  4. le informazioni sull’attività sessuale
  5. informazioni su dolorabilità vulvare, vaginale, addomino-pelvica
  6. l’occasionale incontinenza da sforzo (urinaria, ai gas, fecale) e l’urgenza e frequenza urinaria
  7. ​una storia di abuso o violenza sessuale possono essere indagate successivamente alla semeiotica pelvica che evidenzi un ipertono apparentemente immotivato​
  8. Per quanto riguarda la dolorabilità addomino pelvica vi è il grande capitolo delle problematiche alimentari e digestive e della storia chirurgica addominopelvica. 
​
Il racconto della paziente
Sono tutti dati facilmente reperibili avendo attivato 
un rapporto empatico e di alleanza medico-paziente e donando il tempo necessario. Spesso il racconto della paziente si indirizza al disturbo attuale e a una modalità di racconto determinato dalla propria cultura, condizione sociale, condizionamenti da amiche, parenti, pubblicità, social. Quindi dopo un adeguato colloquio:
  • una “cistite semplice” e una “vulvo-vaginite acuta” potrebbero essere l’ultimo evento di una patologia recidivante
  • il racconto di un dolore mestruale ”normale” potrebbe essere il terzo giorno di dolore di cui solo nel primo si era assunta una terapia antidolorifica
  • un’attività sessuale normale potrebbe essere dolore alla penetrazione per poi passare o invece un dolore o fastidio prolungato dopo la fine del rapporto.

Conclusioni
  1. Bisogna evitare  l’evoluzione della cronicizzazione che tramite la progressione della cascata infiammatoria può evolvere in vulvodinia o dolore pelvico cronico o rendere progressivamente ingravescente la dispareunia, aumentandone le comorbidità. 
  2. Una corretta interpretazione dei sintomi e valutazione delle funzioni urinaria, fecale, sessuale, associata ad buona valutazione della muscolatura del pavimento pelvico possono stabilire la presenza di un quadro di normalità.
  3. Il corretto empowerment è finalizzato a dare alla donna la capacità di porre la domanda tempestivamente da paziente consapevole, prescindendo dalla propria condizione economica e sociale. 
  4. L’individuazione precoce di una patologia cronica o recidivante allo stato iniziale rende più semplice la terapia, ne aumenta l’efficacia, ne permette la guarigione. 

Nel riquadro sottostante
Argomenti
Sintesi
Dalla funzione alla disfunzione
Un corretto tono muscolare mantiene il corretto percorso degli organi cavi che attendono alla minzione, attività sessuale e parto, defecazione
La ispezione pelvica.
​Cosa deve fare il ginecologo
Dalla ginecologia morfologica alla ginecologia funzionale
L'infiammazione cronica e la degranulazione dei mastociti
Il perdurare di un'infiammazione acuta recluta i mastociti, portatori di altri mediatori chimici che portano alla formazione di nuovi nervi (con sintomatologia dolorosa

Dalla funzione alla disfunzione

​

Foto
Sono i problemi connessi alla muscolatura pelvica e alle funzioni correlate come la minzione, la defecazione, la sessualità, la riproduzione e il parto.
Tali funzioni richiedono un coordinamento di muscoli, che non abbiamo sotto gli occhi, interni al bacino oppure posteriori, per azioni di spinta, rilassamento, contrazione.
Sebbene siano tutti stimoli, riflessi e azioni naturali, le funzioni del pavimento pelvico implicano comunque l’attivazione di muscoli volontari, magari non perfettamente addestrati, in alcuni casi sconclusionati, mimici, difensivi. L'attivazione muscolare quindi è condizionata sia dalla funzione che dalla risposta ad eventi esterni, non previsti, preoccupanti, che procurano dolore o tensione, espressioni di un ricordo traumatico o di una rimozione (contrazione pelvica - disfunzione /dolore - non so perché).
Il passaggio da funzione pelvica spontanea e immediata a funzione controllata, con scelta di luoghi e tempi, che si attua in presenza di tabù, protezione dell’intimità e
assecondamento delle convenzioni sociali, sconta spesso la mancata informazione di come funziona il corpo e cosa fare per tenerlo in forma

La ispezione pelvica di norma non valuta la muscolatura pelvica
​Cosa deve fare il ginecologo

Foto

 Quasi sempre l'attenzione dell'ispezione pelvica mira l'attenzione essenzialmente alla morfologia degli organi pelvici e alla presenza di prolassi.
Manca nella formazione attuale del ginecologo l'ispezione della muscolatura, l'individuazione di punti dolorosi, come si dovrebbe fare quando si ispeziona la colonna vertebrale.
Sarò la paziente a confermare di aver già percepito quel dolore e magari non aver considerato la necessità di comunicarlo. Era invece un segno di ipertono da raccogliere per programmare il giusto trattamento

Se tocca al ginecologo medico preventivo fare il primo passo per o evidenziare un quadro di ipertono asintomatico o sintomatico e il corretto inquadramento diagnostico, si sottopone al nostro mondo accademico e di programmazione sanitaria la possibilità di intervento integrato e coordinato già al livello sanitario territoriale. 

La degranulazione dei mastociti trasforma l'infiammazione  da acuta in cronica in cronica​
​

Foto

​Con una grande semplificazione si può dire che eventi che creano tensione possono indurre contrazioni muscolari anche prolungate che modificano la micro-circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, con aumento di acido lattico e mediatori chimici dei quadri infiammatori.
La continuazione di questi stimoli possono portare alla migrazione dei macrofagi e alla degranulazione, vera amplificazione del quadro infiammatorio.
Sono numerosissimi i mediatori coinvolti. Il punto finale che conduce al dolore pelvico cronico è il NGF, il fattore di crescita dei nervi, che induce la formazione di nervi che trasmettono impulsi che procurano dolore
Copyright © 2019
  • Home
  • Mestruazioni
  • Gravidanza
  • Contraccezione
  • Infezioni
  • Incontinenza urinaria
  • Pavimento pelvico
  • Endometriosi
  • Aggiornamento
  • Linee Guida
  • Secchezza vaginale
  • Consultori
  • Preparare un Consenso sui Consultori
  • Attività consultoriali
  • Preparazione Direttivo AGITE
  • My choice My voice
  • Lettera SIGO al Papa