Sintomatologia e auto-somministrazione
Le infezioni genitali “disturbanti”
Gli agenti causali sono descritti alla pagina Vulvovaginiti e sono alcune specie di candida (la più conosciuta è la Candida albicans), la condizione di Vaginosi batterica, il Trichomonas vaginalis che è anche una malattia a trasmissione sessuale, anche se sostanzialmente innocua per gli organi interni.
Le infezioni genitali “pericolose”
Le infezioni urinarie (quando le disturbanti diventano pericolose)
Corretta gestione
Passaporto sessuale
Cosa fare?
Per concludere
- Quando si avverte una sintomatologia a livello della vulva, della vagina e della vescica, salta all'attenzione il problema delle infezioni genito-urinarie. La prima esigenza, che coinvolge tutta la popolazione, è spegnere i sintomi. Frequente è l'auto-somministrazione di creme, ovuli compresse, generalmente antimicotici o antibiotici.
- Le terapie auto-prescritte non curano nessuna malattia a trasmissione sessuale (solo alcune vaginiti) e non permettono una diagnosi causale, ma in caso di non pericolo di MTS, potrebbero anche svolgere il loro compito. In fondo è così pratico e veloce! Basta fare un passaggio dalla farmacia dopo consiglio di qualche conoscente per iniziare immediatamente una terapia nel tentativo di far sparire subito quel prurito disturbante.
- Nel caso invece di rischio di malattie a trasmissione sessuale (MTS) la mancanza di controlli appropriati può aprire la porta a ritardi diagnostici importanti. Meglio comprendere che alcune infezioni sono disturbanti, altre pericolose anche quando asintomatiche per un lungo tempo.
- Sarebbe necessaria una consulenza urgente e l'accesso immediato, quando necessario, a prelievi batteriologici
- Per le vaginiti sintomatologiche, negli ambulatori specialistici, permetto il libero accesso alle 8 di mattina, per l'esecuzione dei prelievi cervico-vaginali. Per quanto banale, tale approccio è l'unico che permetta una corretta gestione e nei tempi di cui necessita la donna per evitare l'auto-prescrizione
Le infezioni genitali “disturbanti”
Gli agenti causali sono descritti alla pagina Vulvovaginiti e sono alcune specie di candida (la più conosciuta è la Candida albicans), la condizione di Vaginosi batterica, il Trichomonas vaginalis che è anche una malattia a trasmissione sessuale, anche se sostanzialmente innocua per gli organi interni.
Le infezioni genitali “pericolose”
- Sono le malattie a trasmissione sessuale (MTS)
- Si manifesta la capacità di alcuni batteri di risalire dal collo dell'utero, all'endometrio, alle tube, alle ovaie, fino al peritoneo. L'individuazione precoce di queste infezioni cervicali, con tamponi specifici, prevengono le infezioni interne più gravi.
- Sono quelle infezioni batteriche che hanno già raggiunto gli organi interni (le PID infezioni purulente degli organi sessuali interni), quello che dovevamo evitare per la patologia in sé e le conseguenze che possono residuare (aderenze, dolori addomino-pelvici, sterilità).
- Vi sono poi i virus che, in conseguenza dell'attività sessuale, possono procurare condilomi acuminati, molluschi contagiosi, herpes genitalis, tumori del collo uterino e, a livello extra-genitale, l'epatite virale B e C, l'HIV
Le infezioni urinarie (quando le disturbanti diventano pericolose)
- Sebbene la chlamydia, la gonorrea e il trichomonas colonizzino il basso tratto urinario e procurino una sintomatologia, altri sono i batteri che possono semplicemente utilizzare la via ascendente dalla vescica ai reni senza una causa infettiva dipendente da rapporti sessuali. I rapporti possono però facilitare la risalita di batteri a livello vescicale e in casi più rari i reni.
- Per quanto il 60% delle cistiti guariscano da sole, la cattiva gestione (terapia antibiotica senza urinocoltura), può facilitare la tendenza alle recidive e alla cronicizzazione; la non vigilanza a infezioni delle vie urinarie alte
- Dalla peri-menopausa in poi le infezioni del basso tratto urinario aumentano la loro frequenza nella S.genito-urinaria della menopausa
Corretta gestione
- La visita ginecologica deve porsi in primo luogo la corretta diagnosi e l'individuazione del motivo che ha portato la donna a perdere la condizione di benessere. L'individuazione dell'agente infettivo richiede frequentemente l'esecuzione di accertamenti microbiologici specifici; la scelta di questi accertamenti richiede la conoscenza dei rischi connessi alla vita sessuale e se vengono usati i preservativi nel caso di rapporti sessuali al di fuori di una coppia sessualmente stabile.
- La mancanza di protezione contro le MTS proviene da comportamenti ancora diffusi come l'uso del coito interrotto, soprattutto quando non c'è il preservativo ma si sta vivendo una nuova avventura più o meno occasionale o quello che si ipotizza essere il primo rapporto di una futura coppia.
Passaporto sessuale
- A una futura nuova coppia propongo, per donne e uomini, un set di esami che anni fa chiamai "Passaporto sessuale"
- Un nuovo romanticismo (e garanzia reciproca)
- I primi rapporti vedano l'uso sistematico del preservativo, prima che siano stati effettuati quegli esami che possano garantire di non essere portatori di malattie sessualmente trasmissibili
- Spuntato il visto per tutte le infezioni a trasmissione sessuale e scelta una contraccezione efficace non ci sarà più bisogno del condom per garantire la sicurezza a sé e al proprio partner
- Diventa non necessaria la doppia protezione
Cosa fare?
- Il "nostro compito" (medico-paziente) è capire quando è il momento di individuare agenti infettivi che richiedano indagini microbiologiche solo a livello vaginale, a livello vaginale e cervicale eventualmente associato a un prelievo ematico. Non tutti noi abbiamo lo stesso rischio di trasmettere una malattia con contagio sessuale.
- Gli uomini che espressamente non utilizzano il preservativo sono i principali responsabili soprattutto nel caso di numerosi partner. In tal caso, anche se oggettivamente difficile, nel caso di assenza del preservativo, sarebbe opportuno rimandare il rapporto alla risposta di quelle indagini.
Per concludere
- una candida, il trichomonas o i vari ceppi batterici della vaginosi batterica dall’ambito vaginale non andranno a livello uterino o annessiale. Non sono pericolosi
- gli agenti batterici pericolosi sono la Chlamydia, il Gonococco, il Micoplasma genitalium, la spirocheta del Treponema pallidum (sifilide). Chlamydia, Gonococco e M. genitalium dal collo uterino possono risalire utero, annessi fino a procurare una peritonite. LA sifilide non curata porta a varie lesioni interne a distanza anche di numerosi anni
- gli agenti virali pericolosi sono l'HPV (condilomi, displasie cervicali e tumore della cervice uterina), HbsAg e HCV rispettivamente il virus dell'epatite B e C), HIV il virus dell'AIDS. I virus trasmissibili per via sessuale vanno indagati con una certa frequenza, in relazione ai nuovi rapporti senza copertura del condom
- una infezione vescicale procurata da un qualsiasi batterio non curato nel 60% dei casi guarisce da sola, ma ha anche buone possibilità di infettare le vie urinarie alte se non curata, con possibile pielonefrite e il rischio di insufficienza renale
- aumentare la consapevolezza di questi problemi non trasforma in medici e molte cose non possono essere trasferite su un testo del genere, se il medico non affrontasse il problema pensateci voi aprendo la comunicazione (in Italia è ancora una cosa rara)